Nuova vita per le collezioni egee e magnogreche della Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium

Gipsoteca di Arte Antica 27 Ottobre 2025

Restaurate con il contributo della Fondazione Pisa saranno presto in esposizione

Decine di opere della collezione d’arte egea e magnogreca della GiArA – Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa saranno esposte per la prima volta al pubblico, grazie al contributo della Fondazione Pisa.

A partire dalla fine dell’Ottocento, l’Università di Pisa ha acquisito pregevoli raccolte archeologiche con lo scopo di facilitare lo studio e la ricerca in questo settore. Le raccolte, nate all’interno della Facoltà di Lettere e riservate alla comunità accademica, sono oggi affidate alla GiArA – Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium (Sistema Museale di Ateneo), ospitata nella chiesa romanica di San Paolo all’Orto.

Ben nota è la collezione di calchi in gesso di statuaria antica, che include i più noti capolavori della scultura greca e romana, allestita nelle navate, nel presbiterio e nella controfacciata della chiesa. Meno conosciute, perché non completamente fruibili, ma altrettanto significative sono le collezioni preistoriche e l’antiquarium di archeologia classica, una nutrita raccolta di manufatti originali, provenienti da scavi dell’Università di Pisa, da prestiti di musei nazionali e da lasciti di docenti dell’Ateneo e collezionisti.

Nel 2022 ha preso avvio un programma di valorizzazione di questi materiali, curato insieme al dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, che include operazioni di pulizia, restauro, catalogazione scientifica, pubblicazione di testi specialistici e divulgativi e l’allestimento di uno spazio espositivo dedicato. Per iniziare, l’attenzione è stata rivolta a due cospicui nuclei di materiali privi di confronto nel panorama dei musei cittadini: la raccolta di ceramica minoico-micenea e la raccolta magnogreca, che comprende vasellame, elementi di ornato architettonico e piccola scultura, in terracotta e in marmo, provenienti dall’Italia meridionale, in particolare dalla Puglia.

Il primo traguardo è stato raggiunto con il restauro dei materiali, effettuato grazie al contributo assegnato tramite il bando della Fondazione Pisa per i progetti nel settore beni culturali del 2022. È prevista a breve l’esposizione delle opere, accompagnata da un ricco calendario di iniziative rivolte ai cittadini, alle scuole, ai turisti e agli specialisti.

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