Vietato toccare – laboratori dedicati alla scoperta dell’opera d’arte attraverso il tatto

Gipsoteca di Arte Antica 4 Marzo 2020 - 21 Marzo 2020

Dei laboratori dedicati alla scoperta dell’opera d’arte attraverso il tatto e una performance di danza tattile sono al centro di “Vietato toccare”, un’iniziativa ospitata dalla Gipsoteca di Arte Antica a partire dal 4 marzo, nell’ambito delle attività dedicate all’accessibilità e l’inclusione del Sistema Museale di Ateneo. Immersi fra le statue in gesso della collezione ottocentesca, i partecipanti saranno guidati a toccare i calchi, imparando a vedere con le dita alcune tra le opere più note e significative dell’arte greca, etrusca e romana.

I laboratori, dedicati in particolare a vedenti, ipovedenti e non vedenti, ma aperti a tutti, sono un’esperienza inedita di contatto con le opere d’arte mediante una tattilità che trova eco in tutto il corpo.

Durante gli incontri verrà infatti analizzata la sensibilità della mano in ogni suo punto con lo scopo di utilizzarla come fosse un pennello. Verranno inoltre indagate le potenzialità della sua articolazione, attraverso esplorazioni che mirano a scoprire come dal tatto si possano trasmettere percezioni sensoriali al resto del corpo.

In occasione della performance finale, posando le mani sull’opera, gli artisti ne percepiranno le forme, dimensioni e caratteristiche del materiale; questo movimento di comprensione “tattile” (ispirato a quello delle persone non vedenti) verrà poi rielaborato e modellato dai performer attraverso il movimento dei loro corpi, dando vita ad una particolare forma di danza, che rovescerà simbolicamente il titolo della stessa performance.

I laboratori e lo spettacolo finale sono a cura di Agnese Lanza, danzatrice vedente, e di Giuseppe Comuniello, danzatore non vedente.

 

Gli incontri si terranno il mercoledì dalle ore 17:00 alle ore 19:00 nei giorni 4, 11 e 18 marzo 2020, mentre l’appuntamento per lo spettacolo finale sarà per sabato 21  marzo alle ore 18:00.

La quota di partecipazione è pari a 50 € per tutto il percorso (3 laboratori e spettacolo) oppure 15 € per il singolo incontro (minimo iscritti: 15).

I laboratori sono aperti a tutti e non richiedono nessuna preparazione. Si consigliano abiti comodi.

Per prenotazioni e informazioni contattare agneselanza88@gmail.com

 

 

Agnese Lanza si è formata in Inghilterra presso il Trinity Laban Conservatoire. Ha preso parte a diverse produzioni come danzatrice lavorando con coreografi internazionali come Tino Senghal, Sioned Huws, Rosemary Lee, Maciej Kuszminsky, Anton Mirto, Elena Giannotti, Company Blu e altri. Dal 2013 sviluppa i suoi progetti coreografici e laboratoriali come “Inter Pares Project”, selezionato per festival internazionali fra IT, UK, Irlanda e Danimarca. Nel 2018 crea “In-ti-mo”, duetto selezionato per piattaforme italiane come A35 Platform a Fabbrica Europa.

Ha lavorato per diversi anni come direttrice di prove di giovani compagnie inglesi e al momento vive a Firenze dove lavora sia come danzatrice che come insegnante, collabora con Virgilio Sieni in veste di assistente artistica e continua a sviluppare i suoi progetti coreografici.

 

Giuseppe Comuniello inizia a danzare dopo aver perso la vista. Incontra Virgilio Sieni nel 2009 con il quale prende parte a diversi progetti. Qui inizia il suo percorso di formazione studiando diverse tecniche di danza tra cui la Contact Improvisation, danza classica e danza contemporanea ed inizia la sua ricerca personale per trasmettere la danza ai non vedenti. Negli ultimi anni ha collaborato con coreografi e compagnie quali Michela Lucenti del Balletto Civile, Susanne Shnaider e Alessandro Schiattarelle di Bewweg Grund, Emmanuel Gat e Irene Stracciati. Al momento porta avanti una sua ricerca sulla spazio performativo che lo porta a condurre diversi laboratori, sia in Italia con l’associazione Muvet, che in Svizzera con la Compagnia del Teatro Stabile.

 

Agnese e Giuseppe si incontrano nel 2018, attraverso un progetto di Virgilio Sieni. Sviluppano insieme “Vietato Toccare”, mostrato alla Galleria degli Uffizi e da loro selezionato per la giornata della disabilità.

 

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