“Eravamo a Trebisonda. L’odissea dei greci del Ponto”. Presentazione del romanzo di Emidio D’Angelo, immagini e voci dalla memoria – 23 giugno

Gipsoteca di Arte Antica 14 Giugno 2016

Giovedì 23 alle 18.30, presso la Gipsoteca di Arte Antica, (piazza S. Paolo all’Orto, 20) l’associazione italo-greca Labirinti organizza, in collaborazione con il dipartimento di Civiltà e forme del sapere, un pomeriggio dedicato al romanzo “Eravamo a Trebisonda. L’odissea dei greci del Ponto” di Emidio D’Angelo (Equinozi editore).

Attraverso l’incontro con l’autore, letture e immagini, seguiremo le vicende di una modesta famiglia costretta alla fuga, con un intero popolo, quella dei greci del Ponto (Anatolia), che un secolo fa furono travolti, dopo gli armeni, dal cedimento dell’Impero Ottomano e dalle conseguenti istanze nazionaliste. Una narrazione lieve, attenta ai particolari e ai sentimenti dei protagonisti, i quali ricostruiscono in prima persona una storia sconosciuta ai più, in un affresco corale di pacata efficacia. Introduce Maurizio Vernassa del dipartimento di Scienze Politiche.

«Sarei invecchiato, restando quel ragazzo vagabondo di pensieri e di gambe che percorreva Trebisonda, e avrei raccontato ai nipoti la mia vita. E pochi ne sono rimasti come me ormai, ad aver vissuto nel tempo del Ponto, a chiedersi se fosse stato un sogno, a voler raccontare ad altri cosa fosse stato veramente. Tutto quello che ho passato, visto, sentito, il mondo che ho vissuto è ormai nel pozzo del tempo, cancellato dai passi veloci degli uomini nuovi. Invece io ho ancora dentro di me il sogno di Trebisonda, dove ho conosciuto uomini e donne di ogni razza che passeggiavano sul lungomare, quella città che sogno ogni notte, la mia vera città, la mia patria mancata. Per questo volevo raccontare ai distratti del mondo nuovo come fosse bello anche quello vecchio. Eravamo a Trebisonda… fin quando non si ruppero gli equilibri, e tutti impazzirono come in un formicaio invaso dall’acqua» – Emidio D’Angelo.